da Extra Arts & Culture | 10, Mar 2025 | Fabrizio Razzauti

Prefazione al progetto
«Viviamo in un periodo di grande instabilità e tensioni crescenti: l’Arte non può più essere solo uno sfondo decorativo. Insieme al team di Extra, che ringrazio per il pieno sostegno, ho scelto di sospendere per due settimane la normale programmazione della galleria, perché l’urgenza di dare voce a chi desidera un’Europa demilitarizzata è troppo forte per restare in silenzio. Dopo anni, torno a fotografare in studio con un progetto ambizioso: raccogliere, in uno scatto, il ritratto e il pensiero di ogni artista che decida di metterci — letteralmente — la faccia e le parole. L’Arte, nella sua forma più autentica, ci mette in dialogo con la realtà e ci unisce in un sentire comune. Se riusciamo a guardare davvero questi volti, forse potremo immaginare concretamente un’Europa senza armi. È un passo minuscolo, ma necessario: quando tutto sembra incerto, possiamo (e dobbiamo) far parlare artiste ed artisti.» – Fabrizio Razzauti
Il progetto
In questa situazione di incertezza e disorientamento globale, la galleria Extra Factory di Livorno sospende temporaneamente la normale attività espositiva per ospitare un set fotografico che, coinvolgendo artisti e scrittori intende lanciare un messaggio chiaro: NO AL RIARMO DELL’EUROPA.
Da sabato 15 a domenica 23 marzo 2025 sarà allestito un set dal fotografo Fabrizio Razzauti, in cui coloro che creano Arte potranno metterci la faccia, letteralmente e accompagnare la propria immagine con un pensiero per un’ Europa pacifica e demilitarizzata.
Invito a partecipare
Se crei arte, fotografi o scrivi e senti che la tua voce possa contribuire a questa causa, ti aspettiamo a Extra Factory. Insieme, potremo dimostrare che l’arte può – e deve – farsi portavoce di cambiamento. La raccolta dei ritratti e dei messaggi si trasformerà in una mostra di immagini e parole.
Il set allestito presso EXTRA FACTORY a LIVORNO (piazza della Repubblica, angolo Pina d’Oro) sarà aperto da sabato 15 a domenica 23 marzo 2025, tutti i giorni con orario 10-12 e 17-20 (escluso il martedì), per la prenotazione (non obbligatoria, ma consigliata) riempire il modulo sottostante e aspettare la conferma per mail.
La partecipazione è gratuita. Risultato finale: un artista, un ritratto fotografico, un messaggio.
da Extra Arts & Culture | 9, Mar 2025 | 2025, Eleonora Sacco, Evento
Socotra. Viaggio sentimentale in un’isola impossibile è il nuovo libro di Eleonora Sacco per Enrico Damiani Editore.
Gianluca Pardelli dialoga con l’autrice, venerdì 14 marzo alle ore 18 (a causa dell’allerta meteo rossa in città, la presentazione è rimandata a sabato 15 marzo alle ore 18) nel piccolo auditorium di Extra Factory a Livorno (piazza della Repubblica, angolo Pina d’Oro) in collaborazione con la libreria Libri di Daniela Barli Carboncini.
Socotra, da poco riemersa agli occhi del mondo dopo essere stata isolata per anni a causa della guerra civile che tutt’ora divide lo Yemen, è un luogo senza eguali.
Questo scoglio gettato in mezzo all’oceano, quasi inaccessibile eppure sfiorato dalle rotte commerciali più trafficate del pianeta, è fatto di bellezze straordinarie e contraddizioni insanabili. Con la sua terra impervia battuta dal vento, la sua lingua unica e uno stile di vita arcaico dato in pasto alla globalizzazione, racchiude in sé l’inizio e la fine della storia dell’umanità. Se da un lato offre paesaggi ancestrali – con piante mai viste, deserti e foreste rigogliose – e attira l’attenzione di botanici, linguisti, antropologi, dall’altro è preda di nuovi flussi di turismo e denaro, che ne minacciano l’integrità.
A raccontarlo, muovendosi fra il diario di viaggio e il reportage, è Eleonora Sacco, che a Socotra ha vissuto e lavorato tra il 2021 e il 2023 e ne ha scandagliato gli angoli più nascosti, incontrando la sua gente, ascoltando le sue voci, intessendo amicizie profonde. Tra dune di sabbia e scogliere calcaree, villaggi remoti e antiche leggende, ci svela dal di dentro un’isola apparentemente impossibile ma molto reale, che scalpita e canta nel suo difficile percorso verso l’emancipazione.
Eleonora Sacco (Milano, 1994) lavora come guida in Caucaso, Asia Centrale e in alcuni Paesi arabofoni. Ha viaggiato molto e vissuto in Italia, Portogallo, Russia e Georgia. Dal 2015, con painderoute.it promuove un approccio consapevole e rispettoso a luoghi e culture ingiustamente marginalizzate. È coautrice con Angelo Zinna dei podcast Cemento (2019-2021) e Kult (2023). Nel 2023 ha fondato la linea viaggi Kukushka Tours.
Con Enrico Damiani Editore ha pubblicato Piccolo alfabeto per viaggiatori selvatici (2020).
da Extra Arts & Culture | 6, Mar 2025 | Arte, Corso, paolo parente

L’Arte tra Nord & Sud
Un viaggio nel tempo e nel territorio alla scoperta di Architettura, Scultura e Pittura, insieme a Musica e Letteratura
Il corso
Tenuto dal Professor Paolo Parente, storico dell’arte e artista, il corso si articolerà in cinque incontri dedicati ad altrettanti periodi storici: Medioevo, Rinascimento, Barocco, Settecento e Ottocento. Ad ogni appuntamento, arte, musica e letteratura si intrecceranno per offrire un’esperienza multisensoriale: attraverso immagini, testi e brani musicali, si esploreranno opere e artisti che hanno segnato la cultura italiana ed europea.
Calendario e temi degli incontri
- Mercoledì 30 aprile, ore 17.30 – MEDIOEVO
Dai Paleocristiani ai Bizantini, dalle forme Romaniche al Gotico: un percorso che parte dalla Basilica di Sant’Ambrogio e arriva fino a Giotto e ai “giotteschi”. Nel frattempo, si ascolterà la musica di Guillaume de Machaut e si rivivrà l’incontro tra Dante e Virgilio nella “Commedia”.
- Mercoledì 7 maggio, ore 17.30 – RINASCIMENTO
Tra Quattrocento, Cinquecento e Manierismo: dalla Cupola del Brunelleschi al David di Michelangelo, passando per la musica di Francesco da Milano e la “Nencia da Barberino” di Lorenzo de’ Medici.
- Mercoledì 14 maggio, ore 17.30 – BAROCCO
L’arte della sperimentazione e del dinamismo: dal Baldacchino del Bernini in Vaticano a El Greco, accompagnati dalla musica di Georg Friedrich Händel, concludendo con uno dei “Sonetti” di William Shakespeare.
- Mercoledì 21 maggio, ore 17.30 – SETTECENTO
Dal Rococò al Capriccio, fino al Vedutismo e al Neoclassicismo: dai Portaròli del Pitocchetto al Bacio di Hayez. In sottofondo, la musica di Wolfgang Amadeus Mozart e il poema “Le Grazie” di Ugo Foscolo.
- Mercoledì 28 maggio, ore 17.30 – OTTOCENTO
Dall’architettura del ferro del Ponte di Paderno sull’Adda alle atmosfere dei Macchiaioli di Giovanni Fattori, attraverso la musica di Johannes Brahms e l’ode “Davanti San Guido” di Giosuè Carducci.
Luogo, orari e pagamento contributo
Gli incontri si terranno presso la galleria Extra Factory, a Livorno in Piazza della Repubblica (angolo Pina d’Oro). Le lezioni inizieranno alle ore 17.30 e dureranno circa due ore. Contributo d’ingresso per l’intero corso di cinque incontri: € 50,00.
Il pagamento del contributo di iscrizione può essere effettuato:
- tramite bonifico sul conto corrente intestato a EXTRA FACTORY – IBAN: IT23S0846113903000010998673 – BIC: CCRTIT2TCAS – CAUSALE: contributo corso arte NOME-COGNOME
- in contanti direttamente in galleria negli orari di apertura
Iscrizioni
Per agevolare l’organizzazione, è preferibile iscriversi entro lunedì 14 aprile 2025 compilando il modulo in fondo a questa pagina (solo per i nuovi iscritti) o recandosi direttamente in galleria negli orari di apertura. Eventualmente, sarà possibile pagare l’iscrizione anche il giorno del primo incontro. Per gli iscritti del vecchio corso è sufficiente scrivere una mail a info@extrafactory.it
Materiale didattico e Libri d’Artista
A ogni lezione sarà fornita una dispensa di sintesi in formato digitale per approfondire gli argomenti trattati. Inoltre, durante gli incontri sarà possibile visionare e acquistare i Libri d’Artista realizzati da Paolo Parente, edizioni limitate artigianali strettamente legate ai temi del corso.
Il docente
Paolo Parente, nato a Livorno nel 1954, ha studiato arte a Firenze per dieci anni. Vive e lavora tra Svizzera, Lombardia e Toscana, dedicandosi da sempre all’arte in tutte le sue forme.
Per ulteriori informazioni: www.parentearte.com
Modulo di iscrizione (solo per i nuovi partecipanti)
da Extra Arts & Culture | 1, Mar 2025 | extra factory, laboratorio, vito bianco

DESCRIZIONE LABORATORIO
«Una volta mi sono messo a scrivere quello che si è poi rivelato un bel racconto», ricorda Raymond Carver in On writing (in italiano Il mestiere di scrivere), «anche se all’inizio mi si era presentata solo la prima frase. Erano già diversi giorni che andavo in giro con queste parole in testa: ‘Stava passando l’aspirapolvere quando squillò il telefono’. Sentivo che dietro quella frase c’era una storia che voleva essere raccontata».
Per scoprire quante frasi possono farci visita e come trasformarle in un bel racconto, o in una bella poesia (poesia e racconto breve sono parenti stretti) l’Associazione Culturale Extra Factory propone un ciclo di sei incontri dedicati alla lettura e alla scrittura creativa (poesia, racconto breve, micro-racconto).
Il punto di partenza è l’idea che non si può insegnare a scrivere ma, come diceva Amos Oz, si può «insegnare a cancellare». Dal punto di vista di chi comincia a saggiare i propri mezzi, significa affinare e rendere più vigile la capacità di giudicare il proprio lavoro per migliorarlo e avvicinarlo quanto più è possibile all’intenzione iniziale. Per farlo occorre il confronto alla pari con altri e la lettura ravvicinata di testi di autori noti e affermati, per cercare di vedere meglio la struttura e lo stile che stanno dietro l’emozione, la tecnica necessaria a mettere in moto la macchina narrativa o poetica (Raymond Carver lo chiamava «mestiere») che trasporterà il lettore fino al termine della corsa. Gli autori che abbiamo scelto per questo viaggio sono: Carver (ovviamente), Julio Cortázar, Lidia Davis, Etgar Keret, Emily Dickinson, Vittorio Sereni, Patrizia Cavalli e Adrienne Rich.
Gli incontri saranno guidati da Vito Bianco, poeta, narratore, saggista e traduttore, e si svolgeranno nella sede di Extra Factory a Livorno (Piazza della Repubblica, angolo Pina d’Oro) dal 19 marzo al 23 aprile 2025, ogni mercoledì alle 17.30.
Il costo per l’intero ciclo dei sei incontri è di 80 €. Il numero minimo per l’attivazione del laboratorio è di otto persone.
La presentazione del corso avverrà mercoledì 12 marzo alle ore 17.30 negli spazi di Extra.
Per l’iscrizione è possibile scrivere a info@extrafactory.it oppure compilare il modulo su questo sito o recarsi direttamente in galleria negli orari di apertura: 10.00-12.00 e 17.30-19.30 (tutti i giorni esclusi domenica mattina e martedì). Le iscrizioni chiuderanno sabato 15 marzo 2025.
.: BREVE BIOGRAFIA :.
Vito Bianco è nato a Caracas nel 1964. È traduttore e critico visivo e letterario.
Ha collaborato alle pagine culturali del quotidiano «il manifesto» ed è stato vicedirettore del periodico «Gente di Fotografia». Ha pubblicato, tra gli altri, Senza averle sfiorato la mano, Fuori e dentro il mondo, Le nevi perenni eSottile. Il suo ultimo libro è la raccolta di poesie Planisfero.
MODULO DI ISCRIZIONE
da Extra Arts & Culture | 18, Feb 2025 | 2025, extra factory, Mostra

21 febbraio – 8 marzo 2025
Extra Factory è lieta di presentare la mostra personale «Riflessi di Notte» dell’artista campano Libero Varricchio, in programma da venerdì 21 febbraio a sabato 8 marzo. L’inaugurazione si terrà venerdì 21 febbraio alle ore 17.30 negli spazi di Extra in Piazza della Repubblica (angolo Pina d’Oro).
Nato a Benevento nel 1991, Libero Varricchio rivela sin dall’infanzia una forte vocazione per l’arte, che lo porterà a intraprendere studi accademici a Napoli. Successivamente, frequenta la bottega del Maestro Ferrante, dove consolida la propria tecnica e affina una pittura orientata all’introspezione psicologica dei soggetti. Il legame con la terra d’origine – permeata di fascino arcaico e magia – traspare in ogni opera, donando a ciascun dipinto un’aura di mistero.
La notte, con le sue luci e le sue ombre, è al centro della produzione di Varricchio: figure umane si stagliano su sfondi vibranti, resi con un’ attenta gestione del chiaroscuro che ne enfatizza l’emotività. Questa narrazione pittorica rivela il costante equilibrio tra il silenzio della penombra e il fervore delle luci cittadine, tra il desiderio di mostrarsi e l’urgenza di celarsi. Ne scaturisce un universo poetico, popolato da personaggi, che invitano l’osservatore a indagare le storie racchiuse nei loro tratti.
Le opere di Libero Varricchio mostrano una sorprendente capacità di far affiorare, sulla superficie pittorica, i sentimenti dei soggetti rappresentati. Luci e ombre si intrecciano in una gamma cromatica intensa, a tratti quasi cinematografica, dove il chiaroscuro non è semplice strumento per scandire i volumi, ma diviene la voce dell’inconscio. La sostanza pittorica è modellata, dando vita a spessori e rilievi che rendono palpabile l’energia creativa dell’artista. Le figure sembrano così emergere dal buio o dissolversi nel colore, originando un moto perpetuo che cattura l’attenzione dell’osservatore.
La mostra sarà visitabile ad ingresso libero tutti i giorni fino a sabato 8 marzo con orario: 10–12 e 17.30–19.30, escluso la domenica mattina e il martedì.
Testo critico di Fabrizio Razzauti
Le opere di Libero Varricchio rivelano una sorprendente capacità di far affiorare, sulla superficie pittorica, i sentimenti dei soggetti rappresentati. In ogni dipinto è possibile riconoscere un’attenzione quasi cinematografica rivolta all’atmosfera notturna e ai suoi riflessi emotivi: luci e ombre si intrecciano dando vita a una gamma cromatica intensa, che sembra respirare insieme alla figura umana. Nei ritratti – spesso sfumati, in bilico fra visibile e invisibile – emerge la necessità di far parlare i volti più che di definirli puntualmente. Questo si traduce in un segno pittorico energico, a tratti istintivo, che enfatizza le macchie di colore su fondi scuri o saturi di luminosità elettriche, come se la tela fosse un palcoscenico dove ogni pennellata potesse richiamare, un battito o uno stato d’animo. Il chiaroscuro, non si limita a scandire i volumi ma diventa la voce dell’inconscio: la luce che sfiora i contorni e il buio che avvolge le sagome danno l’idea di una riflessione, di una ricerca continua del «sottotesto» psicologico. In alcuni dipinti si notano scene di vita urbana, volti che affiorano da cromatismi brillanti, quasi acidi, come nel caso dei verdi e dei turchesi che illuminano personaggi colti in un sorriso o in un abbandono contemplativo. In altri, invece, lo scenario risulta più intimo e cupo: un uomo immerso nella penombra, una figura che ricorda il fascino misterioso di un locale notturno, oppure un momento di concentrazione davanti alla flebile luce di un computer.
Queste situazioni rivelano la centralità dell’elemento umano che Varricchio persegue e sublima: persino nei momenti di apparente leggerezza – dove i colori si fanno quasi fiabeschi – trapela una ricerca interiore, un senso di attesa o di malinconia. Il ricorso a materie e spessori sulla superficie pittorica rafforza l’espressività: l’artista non si limita a “colorare” ma modella la pittura, crea solchi e rilievi che contribuiscono a rendere tangibile l’energia del suo gesto. Quest’energia conferisce ai ritratti un andamento cangiante, come se i personaggi stessero emergendo in quell’istante dal buio della tela, o come se fossero in procinto di scomparire. Questo “moto perpetuo” del colore mantiene alta l’attenzione visiva, invitando lo sguardo a soffermarsi sulle sfumature. Nel ciclo di opere che fanno riferimento al tema notturno, la notte non è dunque semplice sfondo, bensì uno spazio interiore, uno stato dell’essere: vi dominano intimità, turbamento, libertà, talvolta ironia. Le figure, all’apparenza vaghe e deformate dalla luce artificiale, esprimono momenti di vita che quasi sempre hanno una componente riflessiva o enigmatica. L’osservatore è spinto a interrogarsi sulle storie taciute, sul significato del sorriso di un personaggio, sulla malinconia che aleggia attorno ad un profilo appena accennato.
La forza di Varricchio sta nella sua abilità di «scolpire» l’anima dei soggetti, di restituire la complessità dell’esperienza umana catturandone i riflessi più indefiniti. L’intreccio di colori caldi e freddi, unito al gioco del chiaro e scuro, dà vita ad un universo pittorico autentico, in cui ciascuna opera può essere letta come un racconto. È in questo spazio di confine, che si colloca la produzione dell’artista: un invito a scorgere nell’oscurità la profondità e la bellezza del sentire, e a lasciarsi catturare dal potere della luce che filtra, come un riflesso, dritto nel cuore della notte.