Testo di Fabrizio Razzauti
Una finestra semi-aperta, un cavo che scende disordinato in basso, lungo il muro del palazzo formando un’ombra sinuosa e creando l’illusione di un volto quasi a rappresentare la presenza di una persona amata che non c’è più. Diventa un’ossessione costante quella di chi guarda e vede chi ha nel cuore in ogni momento e in ogni luogo. Sarcastica l’idea che le due persone siano ancora connesse attraverso la fragilità di un cavo di un’antenna TV, ironica anche l’idea che i tratti dell’ombra possano cambiare al prossimo colpo di vento.