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L’Arte tra nord e sud, cinque incontri con Paolo Parente

L’Arte tra Nord & Sud
Un viaggio nel tempo e nel territorio alla scoperta di Architettura, Scultura e Pittura, insieme a Musica e Letteratura

Il corso
Tenuto dal Professor Paolo Parente, storico dell’arte e artista, il corso si articolerà in cinque incontri dedicati ad altrettanti periodi storici: Medioevo, Rinascimento, Barocco, Settecento e Ottocento. Ad ogni appuntamento, arte, musica e letteratura si intrecceranno per offrire un’esperienza multisensoriale: attraverso immagini, testi e brani musicali, si esploreranno opere e artisti che hanno segnato la cultura italiana ed europea.

Calendario e temi degli incontri

  • Mercoledì 30 aprile, ore 17.30 – MEDIOEVO
    Dai Paleocristiani ai Bizantini, dalle forme Romaniche al Gotico: un percorso che parte dalla Basilica di Sant’Ambrogio e arriva fino a Giotto e ai “giotteschi”. Nel frattempo, si ascolterà la musica di Guillaume de Machaut e si rivivrà l’incontro tra Dante e Virgilio nella “Commedia”.
  • Mercoledì 7 maggio, ore 17.30 – RINASCIMENTO
    Tra Quattrocento, Cinquecento e Manierismo: dalla Cupola del Brunelleschi al David di Michelangelo, passando per la musica di Francesco da Milano e la “Nencia da Barberino” di Lorenzo de’ Medici.
  • Mercoledì 14 maggio, ore 17.30 – BAROCCO
    L’arte della sperimentazione e del dinamismo: dal Baldacchino del Bernini in Vaticano a El Greco, accompagnati dalla musica di Georg Friedrich Händel, concludendo con uno dei “Sonetti” di William Shakespeare.
  • Mercoledì 21 maggio, ore 17.30 – SETTECENTO
    Dal Rococò al Capriccio, fino al Vedutismo e al Neoclassicismo: dai Portaròli del Pitocchetto al Bacio di Hayez. In sottofondo, la musica di Wolfgang Amadeus Mozart e il poema “Le Grazie” di Ugo Foscolo.
  • Mercoledì 28 maggio, ore 17.30 – OTTOCENTO
    Dall’architettura del ferro del Ponte di Paderno sull’Adda alle atmosfere dei Macchiaioli di Giovanni Fattori, attraverso la musica di Johannes Brahms e l’ode “Davanti San Guido” di Giosuè Carducci.

Luogo, orari e pagamento contributo
Gli incontri si terranno presso la galleria Extra Factory, a Livorno in Piazza della Repubblica (angolo Pina d’Oro). Le lezioni inizieranno alle ore 17.30 e dureranno circa due ore. Contributo d’ingresso per l’intero corso di cinque incontri: € 50,00.

Il pagamento del contributo di iscrizione può essere effettuato:

  • tramite bonifico sul conto corrente intestato a EXTRA FACTORY – IBAN: IT23S0846113903000010998673  – BIC: CCRTIT2TCAS – CAUSALE: contributo corso arte NOME-COGNOME
  • in contanti direttamente in galleria negli orari di apertura

Iscrizioni
Per agevolare l’organizzazione, è preferibile iscriversi entro lunedì 14 aprile 2025 compilando il modulo in fondo a questa pagina (solo per i nuovi iscritti) o recandosi direttamente in galleria negli orari di apertura. Eventualmente, sarà possibile pagare l’iscrizione anche il giorno del primo incontro. Per gli iscritti del vecchio corso è sufficiente scrivere una mail a info@extrafactory.it

Materiale didattico e Libri d’Artista
A ogni lezione sarà fornita una dispensa di sintesi in formato digitale per approfondire gli argomenti trattati. Inoltre, durante gli incontri sarà possibile visionare e acquistare i Libri d’Artista realizzati da Paolo Parente, edizioni limitate artigianali strettamente legate ai temi del corso.

Il docente
Paolo Parente, nato a Livorno nel 1954, ha studiato arte a Firenze per dieci anni. Vive e lavora tra Svizzera, Lombardia e Toscana, dedicandosi da sempre all’arte in tutte le sue forme.
Per ulteriori informazioni: www.parentearte.com

Modulo di iscrizione (solo per i nuovi partecipanti)

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«Senza Tempo» la mostra di Alessandra Zocchi

Livorno, 19-31 ottobre 2024

Nuovo appuntamento con grafica e creazioni da riuso per la mostra «Senza tempo» dell’artista fiorentina Alessandra Zocchi presente all’inaugurazione di sabato 19 ottobre alle ore 17 negli spazi espositivi di Extra Factory a Livorno in piazza della Repubblica (angolo Pina d’Oro).

Le opere di Alessandra Zocchi affondano le radici nel piacere di esplorare e interagire con la materia, spinta dall’esigenza di manipolare, plasmare e trasformare materiali di scarto con le proprie mani. Il processo creativo si origina da un istinto, un bisogno di immergersi fisicamente nei materiali per dare loro nuova vita. L’attrazione dell’artista è quella di scoprire qualcosa di prezioso e raro, un tesoro che evoca il passato non solo nella sua forma, ma anche nel colore e nella natura stessa del materiale. Ogni frammento, anche il più piccolo e apparentemente insignificante, si rivela ai suoi occhi come un microcosmo, portatore di nuove possibilità e di una vita rinnovata. È attraverso l’assemblaggio che Alessandra riesce a restituire un senso di armonia e di equilibrio, un’eco di mondi lontani e dimenticati che, pur essendo caratterizzati da una precaria fragilità, resistono con forza alla distruzione e all’oblio. Questo processo artistico diventa così una celebrazione della memoria e una riflessione sulla transitorietà. L’artista riesce, attraverso i suoi lavori, a mantenere viva la memoria di un tempo perduto, catturando e conservando l’essenza di un passato che non può più tornare, ma che vive ancora nei materiali che riporta alla luce. La sua opera è un ponte tra presente e passato, una narrazione visiva che ci invita a riflettere sul valore della materia e sul significato del ricordo, trasformando ciò che è stato scartato in testimonianze preziose di un mondo che resiste, ancora e sempre, nella sua bellezza fragile.

Alessandra Zocchi nasce a Firenze dove vive e realizza le sue opere. Figlia d’arte, fin da piccola cresce in un contesto espressivo di produzioni fantastiche e immaginarie che la mettono in contatto con una molteplicità di materiali, pennelli, colori, stoffe, ferri, legni… che la incuriosiscono e nutrono la sua creatività. A 20 anni inizia a lavorare nel campo dell’educazione e subito resta affascinata dal modo in cui bambine e bambini esplorano, si stupiscono, si meravigliano manipolando oggetti e materiali; è proprio dal suo sguardo attento e costante sul mondo infantile che impara a far attenzione ai dettagli, alle piccole cose che ogni oggetto nasconde. Come autodidatta inizia la sua sperimentazione, disegnando linee e forme geometriche su carta e sassi, realizzando grafici insoliti e al tempo stesso rigorosi. La ricerca e la sperimentazione dei materiali persi, come lei chiama i materiali abbandonati all’usura del tempo, la porta, negli ultimi anni, a realizzare assemblaggi ispirati a borghi e a navi, paesaggi e barche inusuali, ma possibili nel suo mondo fantastico. Da alcuni anni frequenta a Firenze la scuola di grafica e incisione L’Armadillo diretta dal maestro Manuel Ortega dove ha sperimentato e acquisito interessanti tecniche incisorie che le hanno dato l’opportunità di intraprendere nuovi percorsi di esplorazione e ricerca artistica.

La mostra è visitabile fino a giovedì 31 ottobre con orario 10-12 e 17-19.30 (chiusa il martedì e la domenica mattina).

 

 

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