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LIVORNO PRIDE PHOTO CONTEST: la Mostra.

30 luglio – 7 agosto 2022

La Mostra del Livorno Pride Photo Contest «Fuori e sempre controvento» con le immagini scattate durante il Toscana Pride 2022 è organizzata dall’Associazione Culturale Extra Factory con il patrocinio di Toscana Pride, Arci Gay Livorno e Agedo Livorno. L’inaugurazione della Mostra sarà sabato 30 luglio presso la galleria d’Arte di via della pina d’oro, 2 (Piazza della Repubblica, Livorno) alle ore 18.30 con la presenza di Luca Dieci portavoce del Toscana Pride e sarà visitabile tutti i giorni da sabato 30 luglio a domenica 7 agosto con orario 18.30-23.30 (in concomitanza con la manifestazione Effetto Venezia). Negli stessi locali saranno proiettate anche brevi video-interviste di coming out di associatə ad ArciGay e Agedo con l’intento di trasformare l’indignazione, la paura e la rabbia per i soprusi e le discriminazioni in partecipazione attiva e costruttiva.

L’elenco degli artisti selezionati per questo contest: Roberto Casalini, Veronica Socci, Anna Currò, Giovanni La Francesca, Giancarlo Barsotti, Federico Guidi, Antonio De Marco, Fabrizio Giorgi, Franco Catalucci, Anna Lattici, Paolo Bonciani, Liana Baccelli, Alessio Bonaccorsi, Giuseppe Cagnetta, Alberto Luzzi, Ilaria Balestri, Carlotta Policarpo, Elisa Floris, Eugenio Giari, Cristiano Colombi, Asja Di Paolo, Marina Ciriaci, Fabrizio Lascar, Paolo Raddi, Massimiliano Cozza, Francesco Bartolini, Sandra Stella Gimigliano, Sara Bertei, Francesca Giari, Pierpaola Corso, Roberta Lorenzi, Martina Sassano, Enrico Querci, Marco Fusi, Linda Ughi, Eleonora Billardello, Luca Sardelli, Laura Bertolini, Andrea Simoni, Francesco Luongo, Patrizia Puccini, Biancamaria Monticelli, Rita Bonini, Giampaolo Biagi, Claudio Caroti, Claudia Esposito, Mario Morroni e Vito Lo Piccolo.

#fuoriesemprecontrovento

Photo Credits 2022 © Sara Bertei & Fabrizio Razzauti

 

INDETERMINATE CERTEZZE di Floriana Gerosa e Barbara Visciano.

11 – 18 giugno 2022

Indeterminate certezze è l’ossimoro che dà il nome alla nuova mostra delle opere della pittrice Barbara Visciano e della scultrice Floriana Gerosa in esposizione da sabato 11 giugno alla galleria EXTRA Factory di Livorno.
La base comune della ricerca delle due artiste è il rapporto imprescindibile tra uomo e natura. Sebbene in momenti diversi, Visciano e Gerosa si affidano a fattori naturali per il completamento della loro arte. Umidità, pioggia, pressione atmosferica, temperatura intervengono nelle opere esprimendo tutta la forza dell’indefinita volontà della natura. Indeterminazione e casualità donano così un’anima all’operato dell’azione umana. Nel caso della pittrice e dei suoi quadri indeterminati la genesi delle sue tele, già reduci da una vita precedente, avviene lasciandole sepolte nel sottosuolo. Il risultato non intenzionale si configura così come accettazione di un destino pronto a essere percorso e disegnato. Nel caso della scultrice e della sue figure di donna in argilla, l’intervento della natura è invece nella fase finale, al momento della cottura che impedisce così di avere il pieno controllo a favore di una pura imprevedibilità come avviene specificatamente nella ceramica Raku e genericamente nella vita di ognuno di noi. Siamo di fronte ad una nuova concezione che porta con se’ i concetti di scambio e di apertura all’altro e agli esseri viventi: uomini, piante e animali, come un preludio a qualsiasi forma di dialogo imprescindibile e naturale come l’esistenza. L’opera prende vita dall’ambiente e l’ambiente entra a far parte dell’opera. Il vernissage della mostra è fissato per sabato 11 giugno 2022 alle ore 18 presso Extra Factory alla presenza delle due artiste.
La mostra con il patrocinio del Comune di Livorno e della Provincia di Livorno sarà visitabile tutti i giorni fino a sabato 18 giugno dalle 18 alle 20, venerdì 17 e sabato 18 anche al mattino dalle 10.30 alle 12.30. L’ingresso è gratuito.

 

Floriana Gerosa nasce a Milano dove compie studi umanistici. Si diploma in Grafica Pubblicitaria a Firenze . Frequenta gli studi di vari scultori prima a Milano poi a Carrara e a Livorno l’Atelier delle Arti sotto la guida del Maestro Luca Bellandi, arricchendo il suo percorso artistico anche con la pittura. Partecipa a diverse mostre personali e collettive di scultura e di pittura (Livorno, Certaldo, Bologna, Venezia, Barcellona, Piacenza, Milano e Firenze). Il Comune di Livorno ha scelto una sua opera e un suo quadro per i manifesti contro la violenza alle donne e per la Festa della Donna nel 2009 e nel 2012. La provincia di Livorno ha assegnato il primo premio ad una sua scultura del Concorso Premio Arte Donna . Fa parte dell’Associazione Scultori di Pietrasanta “ Asart “. Vive e lavora a Livorno

 

Barbara Visciano entra nel mondo dell’arte seguendo un impulso irresistibile e da sempre insito nella sua natura, sebbene solo più tardi espresso. Dopo una formazione da informatica, riesce a dare voce alla sua primordiale passione frequentando una scuola d’arte livornese e poi un laboratorio artistico . Contestualmente alla pittura si avvicina alla fotografia, anche grazie all’influenza di un amico fotografo. Negli anni ha realizzato mostre personali e collettive mettendo in mostra una pittura figurativa, ricca di espressività ma anche di introspezione, che parla agli altri e del mondo. La figura umana è centrale nel suo lavoro che affronta diverse tematiche quali il viaggio, la diversità, la prospettiva o il lavoro minorile. La sperimentazione di varie tecniche è il risultato di un interesse per i materiali e per i processi fisici, derivante dalla passione per il restauro e per la materia.

Photo Credits 2022 © Fabrizio Razzauti

 

DAL FATTO A MANO AL FATTO AD ARTE di Fabrizio Giorgi.

 

21 maggio – 5 giugno 2022

Fabrizio: etimologicamente riconducibile al latino faber, l’italiano artefice. E’ proprio il caso di affermare “nel nome il destino”, riferendosi al detto, sempre latino, “nomen omen”. Per Fabrizio Giorgi, torna tutto a perfezione. I suoi barconi, le sue grafiche, le sue sculture ben lo dimostrano. Alla base del suo lavoro è fortemente radicata la convinzione che la strada maestra verso il sapere è il saper fare, costruire con intelligenza, coniugare perizia tecnica a fervore creativo, creare manu-fatti che in virtù di una notevole profondità di ispirazione divengono arte-fatti. Dalla dimensione del fatto a mano a quella del fatto ad arte. Con arte. Attraverso la lavorazione e l’assemblaggio di frammenti di legno, Giorgi costruisce volumi che aggettano dal fondo con vigorosa forza e creano strutture spaziali in cui la fisicità della materia si coniuga mirabilmente con la fantasia del sogno e l’articolazione del pensiero. I barconi: bassorilievi lignei in cui tutto, dal primo piano al fondo è costruito con frammenti lignei volti a una figurazione risolta in forme sintetiche, determinate da una intima esigenza di misura e di equilibrio. Le stesure pittoriche che arricchiscono le composizioni vanno a sottolineare un’atmosfera sospesa, senza tempo, assoluta, universale, spesso poetica. Specialmente quando la composizione è giocata sulle varianti dei toni bruni, tendenti alla monocromia. Certo, i barconi evocano gli ambienti livornesi che talvolta sono ricordati dai titoli delle opere: i fossi che tanto significano per la città, per la sua vita, per la sua quotidianità, per la sua identità. E la fonte di ispirazione è senza dubbio legata all’energia vitale che emana da quegli ambienti, ma nelle composizioni di Giorgi quel mondo rimane come riferimento memoriale, mentre prevale la trasfigurazione, il lavoro pervicace e appassionato delle mani che creano forme di totale universalità, vere e proprie metafore valoriali: i valori di un mondo lontano che sembra perso nelle nebbie del ricordo. E le opere grafiche presenti in questa mostra sottolineano e ampliano con raffinatezza questi delicati aspetti. Per noi, invece, persone immerse in una contemporaneità complessa, difficile, incerta, e spesso – troppo spesso – ipocrita, il barcone evoca immediatamente la tragedia di quanti nel mare cercano la via della speranza. Certo, Fabrizio Giorgi non è estraneo, nella sua pulsante sfera emotiva, a quelle immani tragedie, ma non le affronta con la banalità del cronista, le lascia decantare nella coscienza sua e dei suoi simili, le evoca col pensiero e con il sentimento, ma non le fa oggetto di questa fase della sua creatività. Artista meticoloso, attento ai minimi particolari, fino al dettaglio, utilizza il frammento di legno per costruire anche i cieli, le onde, le increspature del terreno, gli indimenticati scorci della sua Livorno.  E con la stessa palpitante fantasia crea le sculture: assemblaggi di oggetti trovati, resti di vite precedenti, spesso presenti nel nostro orizzonte quotidiano; con i suoi accostamenti Fabrizio li fa uscire dal territorio dell’utilizzo pratico e li fa entrare nel campo dell’arte.  In questo suo operare non è estraneo alla storia dell’arte del secolo passato: frammenti di realtà – colti nel loro concreto essere – cercati e utilizzati con il compito, rispetto alla loro originaria funzione, di evocare nuove immagini, alterando i codici della comunicazione visiva; materiali trovati e assemblati col fine di comporre un oggetto appartenente a una realtà nuova; fisicità della materia che deve emergere all’interno dell’opera d’arte; riuso degli oggetti con la conseguente perdita del significato originario e della loro funzione , e la loro riapparizione nelle opere come puro materiale espressivo. Temi, tutti, che riconosciamo nella storia dell’arte e delle idee del Novecento, a partire da Dada per arrivare ai giorni nostri, ma spesso, gli esiti formali di queste ricerche hanno il significato di vere e proprie provocazioni culturali e, qualche volta, specialmente negli ultimi tempi, si vestono di manierismo accademico.Per fortuna, non è questo il caso di Fabrizio Giorgi.  Commozione, affetto, lieve ironia traspaiono dei suoi oggetti artistici: le frementi lamiere del Cavallo, le bizzarre occhiaie del Gufo, le lucenti rotondità del Pesce palla, l’argentea presenza del Pesce abissale, la complessità figurale del Personaggio, son il frutto di fertili voli della fantasia, cui Fabrizio si appassiona divertendosi; oggetti artistici animati dal variare delle luci e delle ombre che si accendono o si attenuano negli intagli, nei rilievi, nelle scanalature che di frequente articolano i volumi. Un artista multiforme, capace di invenzioni formali originali in cui perizia manuale ed elaborazione creativa camminano intrecciate con sorprendente continuità. [Testo di Ilario Luperini]

La mostra sarà visitabile da SABATO 21 maggio a DOMENICA 5 giugno 2022 con i seguenti orari: tutti i giorni con orario 17 – 19.30, VENERDI e SABATO anche al mattino 10.30-12.30 DOMENICA 22, 29 maggio e DOMENICA 5 giugno apertura straordinaria 17-19.30. GIOVEDì 2 GIUGNO la mostra resterà chiusa.

Note biografiche sull’artista

Fabrizio Giorgi è nato nel 1953 a Livorno dove vive e lavora. Dal 1975 ha tenuto mostre personali e collettive a Livorno, Genova, Pisa, Lucca, Firenze, Zurigo, Roma e in Germania. Tra queste, due mostre personali alla Galleria Giraldi nel 1998 e 2000. La medesima Galleria lo ha presentato nel 2000 all’Arte Fiera di Bologna. Nel 2004 entra a far parte del Gruppo “La Casa dell’Arte” di Rosignano Marittimo (Livorno): sono di questo periodo le personali al Palazzo Marini di Rosignano Marittimo (2005) e alla Torre degli Upezzinghi (Calcinaia, Pisa, 2005), così come alcune incursioni della performance art a Casale Marittimo (2005), Ravi (2006), Livorno (2006), Albissola Marina (2007). Nel 2008 partecipa al Simposio internazionale di Scultura di Calcinaia (Pisa) realizzando “Sauri in Verticale”, opera installata nella piazza Indipendenza della medesima cittadina, fornendo poi la componente visiva all’evento “Arte e Musica” realizzato dall’Istituto Musicale Mascagni di Livorno al Palazzo della Gherardesca. E’ del dicembre 2009 una personale presso la Torre degli Upezzinghi di Calcinaia intitolata “Materia e Struttura”; con un’opera della stessa serie partecipa nel 2010, al progetto “Incontemporanea” (Cecina, Livorno). Nel 2010 fa parte del progetto “Arte a Perdere” curato da Bruno Sullo con la compartecipazione del Comune di Livorno, mentre è dell’anno successivo la sua partecipazione alla mostra “Oltre la Pittura” (Livorno, Bottini dell’Olio) e alla prestigiosa collettiva “Ri-generazioni”, facente parte dei percorsi a sostegno del Padiglione Italia realizzati per l’edizione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia della Biennale di Venezia. Nello stesso anno è stato tra i fondatori del gruppo artistico “LavorareCamminare” di Livorno con partecipazione a vari eventi. E’ concretamente attivo a varie mostre, come si evince dal seguente sintetico e recente elenco:

2012. Operazione “Arte a Perdere 2”, arte nei luoghi dei cittadini, Livorno, varie sedi della città. LXI mostra del Gruppo Labronico, Palazzo Mediceo di Seravezza.

2013. Personale, Galleria Athena, Livorno. Esposizione “Il Buon Governo”, Pontedera (Pisa), Centro per l’Arte Otello Cirri. “In Vino Ars”, Azienda vinicola Caiarossa, Riparbella (Pisa).

2014. “Il Buon Governo”, Museo Marino Marini, Pistoia. “L’Oggetto Quotidiano”, Ecomuseo dell’Alabastro, Castellina Marittima (Pisa). “Lavorare&Camminare in cantina”, Cantine Verdi, Cerreto Guidi (Firenze). “Il Nostro Pane Quotidiano”, Chiesa SS. Annunziata del Greci Uniti, Livorno.

2015 “Il Nostro Pane Quotidiano”, Chiesa S. Elisabetta Anna Seton, Livorno. “Il Nostro Pane Quotidiano”, Chiesa S. Giovanni Gualberto, Valle Benedetta, Livorno. “La Quinta Via”, opere su carta, Sala Salvadori, Castiglioncello (Livorno). “Il Buon Governo”, Sala degli Archi, Fortezza Nuova, Livorno. “La Quinta Via”, opere su carta, Centro Culturale Amato, Livorno. “Ecomondo” (con la Waste Recycling), Fiera del settore ambientale (Rimini). “LXIV mostra del Gruppo Labronico”, Teatro dei Dioscuri del Quirinale (Roma); “LXV mostra del Gruppo Labronico”, Fondazione Piaggio, Pontedera.

2016 “Il Nostro Pane Quotidiano”, Museo della Memoria Locale (MuMeLoc), Cerreto Guidi, Firenze.

2017 “L’OggettoQuotidiano”,Centro di Formazione Arti Visive, Cecina (Livorno). “Scart, il lato bello e utile del rifiuto”, a cura di Innovart, MACC Camera di Commercio di Pisa.

2018 “Colloqui con la Vecchia Fortezza”, Fortezza Vecchia, Livorno. Mostra “Contrasti” con Paolo Netto alla Galleria Ismi di Viareggio (Lucca). “Colore e Forma”, collettiva a cura della Galleria Easy Art al Centro di Formazione Arti Visive di Cecina (Livorno). “Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti”, Villa Bertelli, Forte dei Marmi, conseguendo il primo premio della sezione Scultura.

2019 Finalista al “Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti” Palazzo Mediceo di Seravezza (Lucca).

2020 Mostra personale “Paesaggi Irreali” presso il Golf di Livorno.

2021 LavorareCamminare “Dialoghi con Villa Mimbelli” Comune di Livorno. “… al mattin der ver si sogna…” Collezione Carlo Palli Fondazione Conservatorio di San Niccolo (Prato)

2022 “Presi per incantamento” Dante e gli artisti della Collezione Carlo Palli Accademia delle Arti del Disegno Firenze.

Inserito in varie pubblicazioni periodiche, come cataloghi specifici, hanno scritto e si sono fattivamente occupati della sua attività, tra i tanti: Giancarlo Cocchia, Giulio Guiggi, Osvaldo Peruzzi, Bruno Sullo, Giuseppe Amadei, Francesco Mutti, Maria Alessandra Ferrari, Giacomo de Vincenzo, Nicola Micieli, Lodovico Gierut, Michele Pierleoni, Ilario Luperini, Giorgio Mandalis.

 

Photo Credits 2022 © Fabrizio Razzauti

 

EXTRA PHOTO LEAGUE 2022: La Mostra.

Mostra di Fotografia

 

23 aprile – 15 maggio 2022

EXTRA PHOTO LEAGUE la manifestazione fotografica di EXTRA Factory entra nel vivo con la mostra delle venti fotografie degli autori selezionati in formato rigorosamente quadrato ed in bianco e nero con la personale visione di ognuno e con l’intento di lasciare una piccola traccia. La sfida, alla sua prima edizione, ha avuto una risposta ben oltre le aspettative e ci teniamo a ringraziare tutti i candidati che con la loro partecipazione, hanno contribuito a sostenere l’Associazione Culturale EXTRA Factory. Siamo orgogliosi e convinti di aver piantato il seme di un evento che crescerà sempre più nel tempo, diventando un appuntamento fisso ed ambìto. Un grazie di cuore sincero.

Con piacere vi comunichiamo i venti autori selezionati di questa prima edizione (in ordine alfabetico) che, oltre all’esposizione presso la galleria, parteciperanno al Cenacolo di fine mostra riservato in cui si scambieranno le foto stampate, timbrate e autografate:

  • Abate Antonella
  • Bellini Samuele
  • Catalucci Franco
  • Ciriaci Marina
  • D’echabur Stefania
  • Dani Andrea
  • Genua Antonio
  • Giari Francesca
  • Guidi Federico
  • Korbel Sebastian
  • Lencioni Letizia
  • Luongo Francesco
  • Moranino Simona
  • Pannocchia Marco
  • Poli Sara
  • Puccini Patrizia
  • Razzauti Antonio
  • Ricciardelli Duccio
  • Scalsi Tommaso
  • Socci Veronica

La mostra sarà visitabile da SAB 23 aprile a DOM 15 maggio 2022 con i seguenti orari: da LUNEDI a SABATO 17-19.30VENERDI e SABATO anche al mattino 10-12. DOMENICA 24 aprile e DOMENICA 15 maggio apertura straordinaria 17-19.30. LUNEDI 25 aprile e DOMENICA 1° maggio chiusa.

 

Photo Credits 2022 ©  Fabrizio Razzauti

 

DOPPIA PERSONALE: Cinzia Argenti & Chiara Borredon.

 

2-16 aprile 2022

In un’epoca dove le regole sono dettate dalla frenesia del capitalismo con la corsa all’esaurimento delle risorse per bisogni sempre più indotti con il conseguente svuotamento/inquinamento/abbandono dei siti utilizzati, un barlume di speranzagiunge dal mondo dell‘Arte. Se, come sosteneva Kandinsky, “l’ Arte oltrepassa i limiti nei quali il tempo vorrebbe comprimerla indicando il contenuto del futuro”, esistono progetti di artisti con spiccata sensibilità all’ambiente e alla natura che inducendo alla riflessione, fanno sperare in una possibile transizione. L’Arte indaga una realtà che ostinatamente viene ignorata, stimolando riflessioni e creando mutamenti significativi e profondi, rendendo possibile un vero cambiamento. E’ interessante vedere come le due giovani artiste di Livorno che EXTRA Factory ha scelto per la prima mostra di primavera affrontano queste tematiche diversamente sia per punti di vista, sia per linguaggi espressivi usati per poi proiettare il pubblico su riflessioni comuni.

CINZIA ARGENTI. Artista, architetto, master in architettura sostenibile, inizio il mio percorso artistico nel 2013, partecipando in questi anni a mostre collettive in varie città italiane. La mia visione dell’arte sconfina continuamente con il progetto, partendo dalla lettura del contesto reale, alla ricerca di relazioni con molteplici paesaggi interiori, attraverso la sperimentazione di tecniche miste dal collage, alla fotografia digitale, al disegno, al colore.

NOx è la sigla generica degli ossidi di azoto, miscele tossiche che vengono emesse durante la maggior parte dei processi di carburazione. Questo riferimento sottintende il tema di fondo del lavoro che inizia con un’indagine fotografica dei siti industriali dell’area livornese, per ampliarsi con l’utilizzo di stralci di riviste e giornali patinati. Partendo da un frammento di mondo reale ogni opera rielabora questo elemento attraverso diverse tecniche di intervento sulla carta stampata, unendo collage, pittura e disegno. Il paesaggio industriale si fonde così con elementi pittorici e i riferimenti ad architetture inospitali e alienanti entrano in relazione con il naturale del cielo e dell’acqua o semplicemente con il colore, in un dialogo continuo tra reale e immaginato.

 

CHIARA BORREDON. Livornese di nascita ma con origini tutt’altro che toscane (e nemmeno venete, anche se il cognome lo lascerebbe intendere), classe 94, la bio di Chiara non è chiara nemmeno a lei. Inizia a fotografare sin dall’adolescenza, affinando pian piano l’arte e approcciandosi al mondo del videomaking facendo la driver per i tour di un gruppo melodic hardcore, suoi amici di vecchissima data. Si diploma all’APAB di Firenze nel 2015 mettendo finalmente nero su bianco le sue capacità, e per un po’ continua a lavorare nell’ambito della fotografia di live music. Nel frattempo lavora a molti progetti personali in parallelo, tra cui FRYG, in collaborazione con molti artisti e illustratori italiani, portata in mostra anche al Combat Comics 2017, e Pønk, dapprima progetto fotografico diventato photozine, che racchiude in foto e ritratti illustrati tutti i suoi anni nel punk rock melodico. Apre nel 2020 pre-pandemico il suo studio fotografico a Livorno, Brrchr Officina Fotografica, dove sperimenta con la fotografia e cresce nel filmmaking e nella fotografia analogica grazie a tante collaborazioni e conoscenze. Nel 2021 partecipa al Fi-Pi-Li Horror Festival vincendo il premio come miglior soggetto sci-Fi col suo corto “Space Debris”

“Ci sono più stelle nell’universo osservabile che granelli di sabbia sulla Terra; tuttavia, ci sono più atomi in un granello di sabbia che stelle nell’intero universo osservabile.” Ho letto questa affermazione la prima volta anni fa, e mi sono sentita minuscola: com’è possibile che io sia su questa piccola palla azzurra che gira su se stessa e intorno ad un’altra palla di fuoco che sta al contempo in mezzo al tutto e al niente? δΩ26 (Delta Omega 26) iniziò così, con una riflessione su quanto l’essere umano sia piccolo, ma con un ego così smisurato da sembrare infinito. δΩ26 è a tutti gli effetti una ricerca intima sull’ostinazione dell’essere umano, una riflessione sull’ironia della nostra voglia di autodistruzione. Un pensiero non convenzionale sul nostro normale vivere, che di normale non ha niente, in un universo parallelo dove noi non esistiamo più, e dove tutto quello che abbiamo lasciato è sempre lì, oramai svuotato di ogni significato, e preso in prestito da piante, rovi, natura tornata regina incontrastata di ciò che è sempre stato legittimamente suo. Un progetto per ricordarci che siamo fatti per essere dimenticati, come sabbia nello spazio.

I due progetti esposti dialogano in parallelo dal 2 al 16 aprile, tutti i giorni con orario 17-19.30 . Il venerdì e il sabato anche al mattino con orario 10-12. Inaugurazione della mostra alla presenza delle due artiste sabato 2 aprile alle ore 17.30

 

 

Photo Credits 2022 @ Sara Bertei

 

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