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Incontro con l’artista Viktoria Lomasko

9 ottobre 2024

VICTORIA LOMASKO


« La trasformazione del linguaggio e del ruolo dell’artista politico »

Siamo felici e onorati di accogliere, mercoledì 9 ottobre, alle ore 19:00, grazie al contatto de Le Cicale Operose, Victoria Lomasko, artista e autrice russa, per l’incontro “La trasformazione del linguaggio e del ruolo dell’artista politico”, a cura di Victoria Lomasko, a partire dai suoi ultimi due volumi, “L’ultima artista sovietica”, 2024 e “Altre Russie. Un reportage illustrato”, 2022, entrambi Becco giallo Edizioni.
L’intervento è accompagnato dalla PROIEZIONE DELLE OPERE di Victoria Lomasko, funzionali alla narrazione dell’autrice.
Emilio Brizzi traduce e intervista Victoria Lomasko.
Victoria Lomasko: “I had feelings that in Italy people are more interested in culture and art”.
Aspettiamo, quindi, tra il pubblico, gli artisti livornesi e Toscani per accogliere e conoscere l’artista Victoria Lomasko e dibattere sull’importante tema da lei proposto.
L’arte, con Victoria Lomasko, si riappropria di una sue delle sue funzioni più importanti, ovvero veicolare il messaggio di libertà da ogni condizionamento e, nel caso delle opere di Lomasko, anche di denuncia dei nazionalismi che privano i popoli di libertà di pensiero e di azione. Le opere di Lomasko sono espressione di una forte contestazione e testimoniano che l’Arte stessa può assumere una funzione sociale salvifica.
Sinossi del volume L’ultima artista sovietica.
Victoria Lomasko indaga, trent’anni dopo la spartizione del blocco dell’Est, le vestigia dell’impero, dagli stati annessi alla Russia ai nuovi Stati apparentemente indipendenti. Mentre la pandemia di Covid-19 sconvolge i suoi piani, il libro si trasforma in una testimonianza di un’epoca che ha visto il Paese più grande del mondo passare da un sordido regime autoritario a una spaventosa dittatura. Le ultime righe di questo libro sono state scritte all’inizio dell’esilio dell’autrice, nel marzo 2022. Fedele alla tradizione letteraria russa secondo cui un libro raramente tratta di un unico argomento, Victoria Lomasko “dipinge”, attraverso L’ultima artista sovietica, il ritratto popolare di un mondo in equilibrio precario tanto quanto lo stesso status dell’artista.
Sinossi del volume Altre Russie. Un reportage illustrato.
Victoria Lomasko ha viaggiato in lungo e in largo per il paese, dai sobborghi di Mosca fino agli angoli più remoti: ha visitato le scuole di piccoli villaggi, intervistato le prostitute delle grandi città industriali, insegnato disegno ai bambini e alle bambine nelle prigioni minorili. Il risultato è un’indagine profonda, che a partire dai cittadini e dalle cittadine che non hanno voce mette a nudo le disuguaglianze e le ingiustizie della società russa contemporanea. Uno straordinario affresco di una Russia altra, mai raccontata prima, determinata più che mai a lottare per i propri diritti. Prefazione di Elettra Stamboulis.
Biografia
Victoria Lomasko è nata a Serpukhov, a 99 km a sud di Mosca, nel 1978. Il padre, operaio metalmeccanico di questa cittadina interamente dedita alla produzione industriale, agiva come artista provocatore in segreto. Diplomatasi all’Università statale di Mosca in Arti Grafiche nel 2003, Lomasko intraprende da subito una strada non confortevole che mette insieme osservazione e azione, disegno documentario e performance, attivismo e impegno personale inteso come corpo dell’artista che non sfugge all’essere parte di un gruppo. Da marzo 2022 vive in Europa ed è oggi considerata dalla critica e dalla stampa anglosassone la più importante artista sociale grafica russa, (Fonte: Bresciamusei.com)
L’ultima artista sovietica ha dato spunto alla grande mostra del 2022, The last soviet artist, a lei dedicata a Brescia, presso i Musei di Santa Giulia. Oltre ai reportage grafici ha realizzato anche importanti murales di grandi dimensioni: nella sua pratica la scrittura saggistica e la poesia precedono il disegno in grandi dimensioni, per cui ha intitolato questi lavori “poesia congelata”. Il suo segno è fortemente impregnato dello stile sovietico e le sue composizioni, pur basandosi su eventi reali, includono elementi fantastici ed elaborazioni naturali. Sue storie e reportage sono state pubblicate tra gli altri, da Art in America, The Guardian, GQ Russia, The New Yorker, Internazionale. Ha esposto i propri lavori, realizzati anche come vere e proprie installazioni, in numerosi musei e gallerie tra cui la Kunsthalle di Vienna, il Garage Museum di Mosca, il Miami University Humanities Center a Oxford, negli USA, il GRAD at Somerset House a Londra e al Cartoon Museum di Basilea. (Fonte: Becco Giallo Editore)

Cornici in cerca di autore

 

 21 – 22 settembre 2024

Extra Factory festeggia 5 anni di attività con l’atteso ritorno di «CORNICI IN CERCA DI AUTORE»
Sabato 21 e domenica 22 settembre vi aspettiamo per un evento unico, dove artisti e fotografi potranno trovare ispirazione con splendide cornici in legno da riuso di vecchie travi e travicelli livornesi, disponibili in vari formati, perfette per le loro opere artistiche e fotografiche.
Novità. Rispetto alle precedenti edizioni artisti e fotografi potranno ritirare direttamente la propria cornice e potranno inserire o creare la propria opera a casa senza doverla riportare!
Non perdetevi l’occasione di incorniciare la vostra arte con stile e sostenibilità!
L’evento si svolgerà nei giorni di sabato 21 e domenica 22 settembre dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 17 alle 20.

Cina 1981, scomparsa e ritrovata

14 – 16 giugno 2024

«Cina 1981» il racconto inedito ed analogico di una Cina ormai scomparsa attraverso le fotografie di Marco Lazzerini scattate durante un viaggio nel 1981, con il restauro di Roberto Nencini e le musiche originali di Marco Baracchino.
Appuntamento per la proiezione nell’auditorium di Extra Factory venerdì 14 giugno alle ore 21.15. In sala saranno presenti anche fotografie selezionate e stampate che resteranno visibili in mostra anche sabato 15 e domenica 16 giugno, con orario 10.00 – 12.00 e 18.00 – 20.00

Enrico Berlinguer, tra storia e memoria

Una giornata, quella di martedì 11 giugno, tra storia e memoria, in occasione del quarantesimo anniversario della morte di Enrico Berlinguer.

Così Athos Rosini, curatore di questa giornata:
«Il mio ricordo va a Enrico Berlinguer segretario del partito comunista italiano e la prima cosa che mi viene da pensare, semplicemente, è che sia stato una persona perbene e soprattutto un politico intellettualmente onesto. Ha rappresentato una speranza per l’Italia e per l’Europa, incarnando quel comunismo capace di aggiornarsi, avendo ben salde le radici nei valori della resistenza e lo sguardo puntato avanti. Sono passati 40 anni dalla sua prematura morte e quei giorni vengono ancora ricordati come la fine di una grande storia, di una stagione che si stava chiudendo. Fu colto da un improvviso malore a Padova durante un comizio per la campagna politica delle elezioni europee dell’84 e nonostante il dolore fisico terminò il suo intervento tra gli applausi e la commozione di chi aveva capito che qualcosa di terribile stava per accadere. Dopo quattro giorni di coma fu data la notizia della sua morte. I funerali si tennero a Roma il 13 giugno e c’erano tutti: tanta gente comune, i suoi compagni, i suoi avversari, i più grandi capi di stato e di governo. Si dice non meno di due milioni di persone, tutti a rendergli omaggio, a dirgli addio. Tra quelle persone c’ero anche io e ricordo una folla immensa, dispersa ovunque: per le strade, sui marciapiedi, arrampicati sui lampioni, in piedi sui tetti delle macchine. Le immagini che vedete in questa esposizione sono un ricordo personale di quella giornata, integrato dalle prime pagine dell’Unità, quotidiano politico del PCI, che riportavano le notizie di quei giorni concitati.»

La Mostra fotografica «Gli ultimi giorni di Berlinguer» con le foto di Athos Rosini sarà visitabile tutta la giornata di martedì 11 giugno dalle ore 10 alle 20 negli spazi di Extra Factory a Livorno, piazza della Repubblica (angolo Pina d’Oro). Sarà inoltre proiettato in loop il docufilm del 1984 «L’addio a Enrico Berlinguer» in cui oltre trenta registi italiani, tra cui Ettore Scola, i fratelli Bertolucci e Carlo Lizzani, documentarono il funerale. Nel montaggio supervisionato da Ugo Gregoretti si sovrappongono con rigore e omaggio le scene di massa e suggestive riprese aeree. Al centro, le interviste a esponenti politici, personaggi noti, uniti alla commozione di tanta gente comune.

Alle 18.30 nell’auditorium di Extra l’intervento dello storico Enrico Mannari per raccontare il legame di Berlinguer e Livorno.

La Storia di Livorno in dodici film

venerdì 17 maggio ore 21,15 Incontro con l’Autore Marco Sisi

Il progetto di ricerca «Livorno Superstar» dura da trent’anni e in tutto questo tempo Marco Sisi ha avuto modo di reperire e visionare circa cento film girati o ambientati nella sua città natale.
I risultati ottenuti sono stati negli anni divulgati attraverso la scrittura di articoli e libri, l’organizzazione di rassegne e la realizzazione di film di montaggio che raccolgono scene selezionate dalle varie pellicole.
Il libro «La storia di Livorno in dodici film» rappresenta una nuova tappa di questo incessante work in progress e, senza alcuna pretesa di essere esaustivo, letteralmente distribuisce a piene mani occasioni di riflessione sul cambiamento, anche architettonico, della città nel corso degli anni aggiungendo aneddoti e curiosità di ogni tipo, riferiti a ciò che accadde durante la presenza di troupe e attori in città. Il testo è corredato di numerose foto, di scena o d’archivio, reperite in rete o provenienti dalla collezione privata dell’autore, e di un cospicuo numero di QRcode che permettono di accedere tramite smartphone o tablet a fotografie rare non di pubblico dominio e soprattutto di visionare film (interi o alcune scene), nonché di ascoltare playlist contenenti brani musicali composti dal Maestro Ennio Morricone per le colonne sonore di tre film, in parte girati a Livorno, prodotti nel fatidico anno 1968.
Appuntamento con l’autore e la presentazione del libro venerdì 17 maggio alle ore 21.15 nel piccolo auditorium di Extra a Livorno (ingresso da piazza della Repubblica, angolo via della Pina d’Oro)

Proiezione del film Moi 392 – Camille Claudel

3 maggio ore 21.15

Cinema a Extra Factory: «MOI 392» – Camille Claudel
Siamo felici e riconoscenti a Chiara Pasetti e alla produzione per averci consentito di proiettare, nella galleria d’arte Extra Factory, l’opera cinematografica «Moi 392», progetto video dedicato alla scultrice francese Camille Claudel (1854-1943).
Con Lisa Galantini e le voci di Massimo Popolizio e Anna Bonaiuto.
Regia: Mario Molinari.
Durata: 88 minuti

La storia di Camille Claudel è tanto appassionante quanto drammatica.
Una storia di violenza, quella di Camille Claudel, di reclusione forzata e di isolamento in un’epoca storica che emarginava il talento femminile o non lo sapeva accettare.
Una storia temporalmente distante da noi ma purtroppo, spesso ancora attuale.
Un omaggio a tutte quelle donne “dimenticate”, che fanno fatica a liberarsi dalle convenzioni e che lottano con coraggio per affermare la propria identità.
Scultrice e artista di eccezionale talento, frequentò l’Accademia Colarossi a Parigi dove conobbe Auguste Rodin, di cui divenne allieva e modella e con il quale intrecciò una relazione tormentata, dall’epilogo doloroso per entrambi.
Nel marzo del 1913, pochi giorni dopo la morte del padre, venne internata presso la clinica psichiatrica di Ville-Évrard su richiesta della madre e del fratello Paul.
L’anno successivo venne trasferita presso l’asilo pubblico per alienati mentali di Montdevergues presso Avignone, dove restò fino alla morte avvenuta a quasi settantanove anni, il 19 ottobre del 1943.
Morì sola, abbandonata da tutti, dopo trent’anni di internamento in manicomio.
Venne sepolta nel cimitero dell’ospedale in una fossa comune.
Nemmeno il suo nome sulla lapide, ma l’anno del decesso e il suo numero di matricola: 392. (Fonte: Nidodiragno CMC Produzioni).

Il testo è di Chiara Pasetti, liberamente tratto dalla ‘Correspondance’ di Camille Claudel e pubblicato nel libro ‘Mademoiselle Camille Claudel e Moi’ (ed. Aragno 2016).

Nel lungometraggio figurano disegni di Mimmo Lombezzi e filmati realizzati da Giacomo Doni in diversi ex manicomi italiani dal 2007 al 2016. Il lungometraggio è realizzato con il contributo promozionale di Nidodiragno-Produzioni. È prodotto dall’Associazione culturale Le Rêve et la vie di Novara e APS Feelmare di Savona.

Evento libero. Sarà possibile acquistare, per l’occasione, i volumi di Chiara Pasetti dedicati a Camille Claudel.

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