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INCONTRO CON ALFONSO DELLA CORTE.

PRESENTAZIONE DEL LIBRO AFRICA BIANCA

25 settembre 2020

Il fotografo Alfonso Della Corte presenta il volume fotografico “Africa bianca – Il mio viaggio in Malawi”. Attraversando a piedi e con mezzi di fortuna il Malawi, uno dei paesi più poveri del continente  africano, l’autore ha voluto raccontare, con le parole e con le immagini, la realtà di quella porzione di Africa. Un particolare focus è stato dedicato alla condizione delle persone albine che, in Malawi, sono presenti in numero elevato e che, è cosa conosciuta a livello mondiale, sono vittime di una tratta alimentata da feroci credenze che attribuiscono loro poteri magici per i quali vengono rapiti e sezionati. Tra testimonianze di amore profondissimo, di povertà, di splendidi paesaggi e di spietata crudeltà, Alfonso tocca con mano, e ci restituisce, la durezza della vita in Africa, terra che ama incondizionatamente. Alfonso Della Corte, giovane ed affermato fotografo e fotoreporter salernitano, è socio e contributore dell’agenzia fotografica Clickalps. Ormai umbro di adozione, ha rappresentato l’Umbria ad Expo 2015 ed in giro per il mondo, da Toronto a Shangai a Dubai, oltre ad essere stato finalista in alcuni concorsi internazionali e premiato come miglior portfolio Umbria. E’ stato nei campi profughi e campi rifugiati in vari Paesi di diversi continenti. Nel 2016, ha testimoniato le ferite dell’ultimo terremoto in centro Italia.

INCONTRO CON GIACOMO SINI.

Presentazione Corso di Fotogiornalismo a cura di Giacomo Sini

11-12 settembre 2020

Presentazione del Corso di Fotogiornalismo a cura di Giacomo Sini. Due date disponibili per incontrare il docente (11-12 settembre), a numero chiuso e con prenotazione obbligatoria per norme anticovid. La partecipazione alla presentazione è gratuita e non vincolante.

Il corso è concepito come un laboratorio aperto e di confronto nel quale, attraverso la guida del docente, i partecipanti saranno stimolati ed impareranno a: – comprendere i vari elementi che influiscono sulla resa qualitativa di immagini che “raccontano”; – sviluppare le proprie capacità di critica ed analisi della narrazione fotografica; – seguire tutte le fasi necessarie alla produzione di una storia per immagini, dalla discussione degli argomenti alla stesura di un programma di lavoro; – valutare vari materiali fotografici, individuando quali elementi, in una sequenza fotografica, aiutano a rendere una storia più interessante e comunicativa, per arrivare alla scelta finale delle fotografie e al montaggio della “storia visuale”; – cercare i contatti editoriali e rapportarsi con essi; cercare finanziamenti per un progetto fotografico. A tale percorso teorico se ne affiancherà uno pratico nel quale ogni partecipante sarà incoraggiato a sviluppare un’idea fotogiornalistica personale che, analizzata di lezione in lezione, prenderà lentamente la forma di un vero e proprio progetto. Il corso di fotogiornalismo è rivolto a tutti coloro che sono interessati alla fotografia come metodo incisivo di narrazione e veicolo di informazione visuale su vari temi d’attualità. Ad una prima introduzione sulla storia del fotogiornalismo mediante l’analisi di alcuni dei lavori più importanti di fotografi che ne hanno caratterizzato l’esistenza, si avvierà un percorso di comprensione delle tecniche e strategie per trasformare una serie di foto in una storia con valore giornalistico. Il corso è concepito come un laboratorio aperto e di confronto nel quale, attraverso la guida del docente, si cercherà di motivare l’alunno alla comprensione dei vari elementi che influiscono sulla resa qualitativa di immagini che “raccontano”. Si tenterà di stimolare nell’alunno la propria capacità di critica ed analisi della narrazione fotografica, avvalendosi anche dello studio dei lavori fotografici del docente. Si seguiranno tutte le fasi necessarie alla produzione di una storia per immagini, dalla discussione degli argomenti alla stesura di un programma di lavoro, saranno valutati vari materiali fotografici e si avvieranno percorsi di comprensione della fase di editing come in una redazione. Particolare attenzione sarà dedicata a questa fase, cercando di individuare quali possono essere gli elementi che, in una sequenza fotografica, aiutano a rendere una storia più interessante e comunicativa per arrivare alla scelta finale delle fotografie per il montaggio di una “storia visuale” completa. Infine verrà aperta una finestra rispetto alle dinamiche di ricerca dei contatti editoriali e le modalità di rapporto con essi, oltre ad una parentesi sui sistemi di ricerca di un finanziamento per un progetto fotografico mediante l’utilizzo di grants ed autofinanziamento crowdfunding. A tale percorso teorico se ne affiancherà uno pratico nel quale ogni partecipante sarà incoraggiato a sviluppare un’idea fotogiornalistica personale, analizzata volta per volta, che prenderà lentamente la forma di un vero e proprio progetto da presentare eventualmente a conclusione delle lezioni. Il corso mira quindi a fornire gli elementi necessari per permettere ai fotografi-e di potersi affacciare al mercato editoriale odierno del fotogiornalismo con una maggiore consapevolezza delle varie dinamiche che lo caratterizzano.

Biografia di Giacomo Sini: nato in Italia nel 1989. Si è laureato in scienze sociali presso l’Università di Pisa nel gennaio 2014. Giacomo, durante gli studi, ha trascorso alcuni anni della sua vita viaggiando tra Europa, Asia Centrale, Medio Oriente, Balcani, Nord Africa e Caucaso, toccando alcune zone attraversate oggi come in passato da numerosi conflitti. Paesi come Afghanistan, Iraq, Kosovo, Palestina, Georgia, Ucraina, Libano, Kurdistan e Siria hanno lasciato il segno nella sua personalità. Le situazioni osservate e le storie attraversate dai suoi percorsi, crescono l’ispirazione in Giacomo che inizia ad arricchire la sua passione per il fotogiornalismo e lo storytelling-writing, focalizzando la sua attenzione sui ricordi della vita delle persone incontrate in diverse situazioni sociali. Giacomo è rimasto colpito dalla determinazione delle persone in Medio Oriente verso cui ha sviluppato un amore profondo che lo ha portato negli anni a recarvici spesso e viverci per brevi periodi, realizzando sul campo diversi reportages. Nel 2015 ha partecipato al master in “Fotogiornalismo contemporaneo presso” Officine Fotografiche Roma “dove è stato scelto per esporre il suo lavoro su Kobane e i rifugiati curdi alla mostra nazionale di Fotoleggendo 2015. Oggi Giacomo si concentra principalmente sulla questione dei migranti, sulle minoranze etniche e scatta e scrive storie in aree di conflitto e post conflitto. Ora Giacomo collabora con alcuni giornali e riviste italiani e internazionali come inviato dall’Italia, dal sud dell’Europa e dal Medio Oriente. I suoi lavori sono stati pubblicati tra gli altri su: Al Jazeera, The Guardian, Der Spiegel, Stern Magazine, Taz, Die Zeit, Freitag, EL Pais, National Geographic, L’Express, Mediapart, Humanité Dimanche, Neuen Zürcher Zeitung, Knack, Mondiaal Nieuws, Vice Magazine, The Week, Il Manifesto, Left, Il Fatto Quotidiano (FQ Millennium), Internazionale, Repubblica, Il Corriere del Ticino, HBL, Trouw, Kansan Uutiset, News, The Progressive, The Week, The National, New Internationalist. Adesso Giacomo vive a Livorno, (Italia) ma a volte si trasferisce in Medio Oriente.

www.giacomosini.com

PERFORMANCE DI ALFREDO MESCHI.

DISEASE X - Is the artist present?

21-22-23 agosto 2020

DISEASE X – Is the artist present? Quale significato riveste l’esser presenti oggi, nell’arte contemporanea? Possono i mostri sacri di questo mondo sottrarsi ad un confronto onesto e trasparente sul qui e ora della nostra “civiltà” ? Se, come dice Banksy, l’arte deve confortare il “disturbato” e disturbare il “comodo”, dove e chi sono i soggetti da confortare? E siamo ancora in grado di disturbare chi resta adagiato in una comodità illusoria? O questa comodità ha ormai contagiato, come un virus pandemico, anche le cosiddette avanguardie? Da queste domande nasce la performance “Is the artist present?” in cui l’artivista Alfredo Meschi attraverso un linguaggio non verbale invita il pubblico a sedersi di fronte a lui, in un confronto che non sia un mero esercizio intellettuale, ma un autentico dialogo tra corpo e corpo. I partecipanti verranno ritratti e filmati e avranno la possibilità di far propria la performance e prolungarla nel tempo, in quello spirito di una coscientizzazione freiriana, tipica della produzione artistica di Meschi. EXTRA Factory è lieta di produrre DISEASE X – “Data Zero”, in linea con la propria filosofia per contribuire alla causa e alla diffusione del Manifesto 40.000 istanti d’infinito dell’artista livornese Alfredo Meschi.

MOSTRA DEGLI ALLIEVI 2019-20.

Collettiva Fotografica Allievi Corso Base

28-29 febbraio 2020

EXTRA Factory con la collaborazione dei docenti Chiara Cunzolo e Andrea Dani è lieta di presentare la prima mostra collettiva delle ragazze e dei ragazzi del primo corso di base di fotografia: GERMOGLIA, ovvero “il primo manifestarsi di un pensiero, di un sentimento, di una situazione che contiene le premesse del successivo inevitabile sviluppo”. Un appuntamento di fotografia con l’inaugurazione alla presenza di docenti e allievi VENERDì 28 Febbraio alle ore 18, la mostra, poi, resterà per tutto il week end, sabato con orario 10-12 e 16-19, domenica con orario 16-20. L’evento è aperto a tutti.

INCONTRO CON FABIO BERTINI.

Incontro Professor Fabio Bertini

16 gennaio 2020

La presentazione del volume “Le comunità toscane al tempo del Risorgimento “, a cui parteciperà l’autore, è promosso dal CCN Antico Borgo Reale. Scopo dell’iniziativa è la conoscenza dell’opera scientifica di Fabio Bertini, in cui si presentano i contributi socio-culturali dei territori toscani per la promozione della Democrazia e dei valori fondamentali della Repubblica. Approfondimento letterario correlato alla partecipazione del quartiere e della cittadinanza livornese agli eventi rievocativi del 171° anniversario del X-XI maggio 1849. Ingresso libero.

MODIGLIANìZZATI EXPERIENCE.

Modiglianìzzati!

dicembre 2019 – febbraio 2020

Ogni domenica di dicembre, gennaio e febbraio in concomitanza della Mostra del centenario della morte di Amedeo Modigliani a Livorno, all’ EXTRA FACTORY è possibile provare l’esperienza della «modiglianizzazione» per trasformare il proprio ritratto fotografico in un ritratto alla Modigliani. L’esperienza prevede il trucco, l’acconciatura, gli scatti in sala posa professionale e la successiva elaborazione al computer. Il ritratto “modiglianizzato” che può essere fornito su diversi supporti è l’invenzione creativa del fotografo-grafico Fabrizio Razzauti che ha realizzato il progetto nel 2014 con riconoscimenti in tutta Italia.

RENDITI ETERNO, MODIGLIANìZZATI!

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