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…Percorsi… la mostra di Roxane Scaperrotta

27 settembre – 12 ottobre 2024

La Mostra “…PERCORSI…” di Rossana Scaperrotta traccia esperienze di vita che si sono delineate nell’arco degli ultimi cinque anni. Con la presentazione dei suoi quadri, l’artista ha voluto comunicare, attraverso l’applicazione di varie tecniche pittoriche, la storia evolutiva ed artistica che l’ha caratterizzata.
La Scaperrotta evidenzia nelle proprie opere un animo sensibile e un tratto deciso. I temi rappresentati sono molteplici, tra questi: il tema della guerra, il tema dell’immigrazione e del coraggio che serve per abbandonare la propia terra in cerca di un futuro in un territorio sconosciuto, il dramma della morte, la bellezza della maternità.
Di grande forza sono i quadri paesaggistici.

Rossana Scaperrotta nasce ad Ariano Irpino, provincia di Avellino, il 28 gennaio 1955. Fin dai primi anni si evidenzia la sua predisposizione alla creatività. La sua attività professionale (Caposala presso il Frangipane) non la distoglie da una ricerca interiore che la porta a frequentare i laboratori artistici della prof.ssa Rosalba Albanese e del maestro Lello Albanese, dai quali apprende alcune tecniche pittoriche e dell’arte ceramica. Dal 1997 fa parte dell’associazione culturale “Vicoli ed Arte” fondata dall’arch. Carmine Iuorio e tesa alla valorizzazione dei vicoli e delle arti del suo paese, Ariano Irpino, noto anche per la tradizione ceramista.
Si appassiona alla composizione di opere originali utilizzando pietre marine raccolte soprattutto dalla bellissima costa cilentana. Nel 2019, libera ormai da impegni professionali, si dedica alla sua passione e si iscrive all’Atelier del maestro Mario Ferrante a Benevento. Grazie al sostegno e all’aiuto del maestro Ferrante, acquisisce e perfeziona molte tecniche pittoriche.
Il 28 maggio 2022 presenta la sua Mostra di pittura dal titolo “Tunnel” presso la Rocca dei Rettori, Sala dell’Acquedotto Romano, di Benevento. L’8 agosto 2022 partecipa alla Mostra collettiva di arte contemporanea presso il Museo Civico e della Ceramica, Polo Didattico e Scientifico di Ariano Irpino. Il 24 febbraio 2023 partecipa alla Mostra collettiva “Atelier d’Arte” Mario Ferrante presso la Rocca dei Rettori di Benevento.
I temi delle sue opere spaziano dai paesaggi agli eventi di grande attualità.

Il Maestro Mario Ferrante su Rossana
«…le tele ed i disegni di Rossana Scaperrotta celano sempre una cifra di sapore onirico . È una forza silente che, spesso, emerge come valore primario dell’opera.
La narrazione di ogni situazione è trascritta con accuratezza cromatica ( la figura emerge in modo preponderante anche nei temi paesaggistici) come le impennate emozionali appaiono sempre calibrate da costruzioni rigorose. Il risultato è un’indagine razionale ed efficace , però ad uno sguardo più attento, è possibile constatare quanto l’applicazione di tecniche dal sapore “classico ” permettano libertà più ardite per racconti di grande effetto sensoriale.
Questa mostra raccoglie opere che accompagnano il visitatore suggerendo le emozioni che segnano il cammino di questa artista emergente , ma conferma il suo valore che è già traccia di un futuro con successi ad ampio raggio.»

Inaugurazione della Mostra venerdì 27 settembre alle ore 18 negli spazi di Extra a Livorno in piazza della Repubblica (angolo Pina d’Oro). La mostra sarà visitabile fino a sabato 12 ottobre tutti i giorni con orario 10.00-12.00 e 17.30-20.00 (escluso il martedì e la domenica mattina)

RI/VOLTI AL MARE, la Mostra di David Brogi

21-30 giugno 2024

Venerdì 21 giugno alle ore 19.00 presso i locali di Extra Factory, in piazza della Repubblica a Livorno (angolo Pina d’Oro) «salpa» la nuova mostra di David Brogi: Ri/Volti al mare realizzata in collaborazione con i suoi allievi.

L’esposizione di sculture in cartapesta e di pitture vuol essere una carezza alla Città di Livorno dell’artista di Ponsacco molto legato alla città labronica.

Una mostra progettata e realizzata in questi mesi con la preziosa collaborazione degli artisti del corso di cartapesta e partiti dalla modellazione in argilla. Sarà così possibile ammirare le opere di: Gabriella Bonaretti, Maria Cristina Chierici, Sara Bertei, Maria Teresa De Biase, Rosaria De Gaetano, Massimo Palamidessi, Perla Paolini, Dario Licciardi (9 anni), Luca Sarti e Giuseppina Roncaglia.

Volti in cartapesta e un gozzo che emerge da un mare ipotetico, daranno vita ad una scenografia evocativa e struggente che intenderà spingersi idealmente oltre le mura della galleria insieme alle opere pittoriche dell’artista David Brogi che per l’occasione sarà presentato dallo storico d’Arte il dott. Silvano Granchi.

David Brogi, artista poliedrico, nasce nel 1970 in una delle terre più belle d’Italia, la Toscana. Proprio questa terra gli ha permesso di crescere nei colori e nei profumi dei declivi collinari e delle città marine, come Livorno, che si aprono sfacciatamente al mare e ai venti che le sferzano. Dalla sua Toscana David trova la propria forza espressiva, guidato dalla formazione accademica iniziata nel 1984, esperienza coltivata come il buon vino delle sue terre. Nella sua ecletticità, David Brogi spazia dalla pittura alla scultura legando queste discipline anche a performance di carattere teatrale. David Brogi ha all’attivo decine di rassegne d’Arte in tutta Italia ed in Europa: Roma, Venezia, Firenze, Mantova, Milano, Padova, Torino, Parigi, Lione e tante altre. Numerosi i premi conseguiti a livello nazionale, tra cui il premio Rotonda Città di Livorno, anno 2016 con l’opera scultorea L’urlo d’Europa, e due premi del concorso nazionale Le Ali Città di Massa, con l’opera pittorica Blu Dog. Il Bacio, scultura bronzea, fa parte con grande orgoglio della Collezione della Presidenza della Repubblica Italiana. David Brogi è inserito nel catalogo Cairo Mondadori CAM da oltre 4 anni. Da pochi anni ha aperto uno studio con ampio ed elegante spazio espositivo a Ponsacco (PI)

La mostra a Extra sarà visitabile sino a domenica 30 giugno con orario 10-12 e 18-20 (martedì chiusa e domenica solo pomeriggio)

Avventure metafisiche, la mostra di Araldo Camici

11 – 18 maggio 2024

Un viaggio introspettivo, una riflessione a colori sui misteri dell’universo e sulla complessità dell’animo umano, Araldo Camici, inossidabile, continua a sorprendere  con instancabile energia e creatività, presentando 26 nuove opere straordinarie. 

«Astrattismo lirico», così possiamo definire la pittura di Araldo Camici, ben diversa dall’astrattismo geometrico di Mondrian.
I colori della natura lo affascinano, con le loro mille sfumature ma anche il loro «spessore», pieno di presenze, accadimenti, silenzi, urla.
I colori sussurrano al suo orecchio, suscitandogli sensazioni, evocando ricordi, ma, soprattutto, ispirandogli progetti futuribili, orizzonti ancora da raggiungere. E quando l’estro creativo lo pervade, come un sortilegio, i colori divengono il «mezzo magico» per esprimere, in modo sublimato e potente, l’anelito che muove la sua fertile mente e la sua anima.
Nei suoi quadri, composizioni armoniche di colori ben accostati, difficili da pensare ed organizzare, e assoluta mancanza di simmetrie fanno da sfondo, talvolta, a linee curve ed eleganti, tracciate con mano ferma e sicura e colori in contrasto, che sembrano suggellare con una firma o custodire piccoli universi, immaginati in un contatto empatico. A volte queste linee si intersercano come labirinti, grate, trame al di là delle quali si intravede qualcosa di più grande,il mistero del vivere, il vero senso, interdetto e sfuggente, del Tutto.
I grandi pannelli suscitano la sensazione travolgente di uno sprofondamento in uno spazio non fisico, una dimensione spirituale immensa, un «oltre» al di là dello spazio e del tempo, dove vanno a finire i sogni, le speranze e le preghiere degli uomini. E qui Araldo si avventura e si perde, in una luce folgorante ed inesprimibile che contiene tutti i colori.
[Cristina Quartarone]

L’astrattismo è un evento di grande evoluzione culturale, iniziato in Europa i primi del nostro secolo, uno dei germi più attivi della creatività di ogni epoca. Araldo Camici, autore livornese, disobbligandosi dai retaggi della pittura labronica, è un coraggioso interprete di questa corrente e la sua virata antinaturalistica in funzione di una costruttiva forza di matrice espressionistica, intende valorizzare le emozioni ruggenti, le euforie degli stati d’animo più dirompenti e luminosi. Questa linea di tendenza che si è insinuata nel pittore livornese, in contrasto con le posizioni naturalistiche, sicuramente gli ha creato conflitti che ha superato attraverso un gusto di fruizione ed assimilazione e la psicologia della percezione dell’immagine. Puntuale, percettivo, inquieto, Camici ha fatto suo lo spirito del tempo, approfondendo le proprie ricerche sulla struttura dei meccanismi dell’inconscio, scartando l’alibi della rappresentazione in figura. L’arte è un’ attitudine piuttosto importante per ogni individuo ed i suoi valori magici e misteriosi partecipano e influenzano la sua vita. Camici non si sottrae a ciò e coerente nonché fedele alle sue scelte offre a quanti lo seguono il percorso del suo non facile cammino. La sua forma non forma, lo stile, le invenzioni sono elementi che trascendono il contenuto e formano l’intreccio dei suoi ideali pittorici.
[Jolanda Petrobelli]

Appuntamento con il vernissage della Mostra «Avventure Metafische» di Araldo Camici, sabato 11 maggio alle ore 18 presso Extra Factory in piazza della Repubblica a Livorno.

La Mostra sarà visitabile fino a sabato 18 maggio con orario 10.00-12.00 e 17.00-20.00 (martedì e domenica esclusi)

Enrico Ristori. Di anime salve e altre solitudini.

 

14-29 aprile 2023

Appuntamento attesissimo per l’opening di venerdì 14 aprile 2023 alle ore 18.00 presso Extra, in piazza della Repubblica a Livorno per la personale di Enrico Ristori al suo debutto assoluto.
«Di anime salve e altre solitudini» Il punto di vista di Enrico Ristori (Testo del Maestro Mario Ferrante)

“… non c’è nessuno capace di tanta serietà quanto un bambino che gioca! E un vocato all’arte vive l’impegno di conservare con molta cura il fanciullo che è in lui . E si fa beffa del tempo . Questo pensiero accompagna la mia produzione da molti anni e non ha mai smesso di procurarmi stupore felice nell’osservare tanti artisti che vivono con me la bottega. La vicenda artistica di Enrico Ristori conferma fedelmente questa situazione. Lui che ha lambito per decenni la creatività pittorica – della quale è ricco – dedicandosi con eccellenza all’arte del tatuaggio , ha infine rotto gli argini del disegno descrittivo , per accettare la sfida di una realtà parallela estrapolata dal suo ricchissimo mondo interiore. Nelle sue creazioni, soprattutto bambini e adolescenti vivono in atmosfere apparentemente reali e si ribellano al ruolo comodo di un’estetica banale per sfidare l’osservatore , invitandolo ad una introspezione profonda. In questo modo egli utilizza la chiave narrativa di ogni scena con giocosità schietta ma che non manca di rimandi e sottotitoli in analisi psicologiche tutt’altro che semplici. Il suo punto di vista è dal basso : quello che utilizza un bambino nell’osservare il mondo degli adulti, ma lo fa con un rigore che non lascia niente alla casualità. Ed è con questa cifra che Enrico Ristori raggiunge la capacità di guidarci nel suo mondo incantato con l’anima di un fanciullo che strizza l’occhio al mondo dei “grandi”…”

La mostra sarà visitabile dal 14 al 29 aprile nei locali di Extra in piazza della Repubblica a Livorno.
Tutti i giorni con orario 9.30-12.30 e 17.00-20.00 (martedì giorno di riposo, domenica apertura pomeridiana).
L’evento è sponsorizzato da InCarne.

INDETERMINATE CERTEZZE di Floriana Gerosa e Barbara Visciano.

11 – 18 giugno 2022

Indeterminate certezze è l’ossimoro che dà il nome alla nuova mostra delle opere della pittrice Barbara Visciano e della scultrice Floriana Gerosa in esposizione da sabato 11 giugno alla galleria EXTRA Factory di Livorno.
La base comune della ricerca delle due artiste è il rapporto imprescindibile tra uomo e natura. Sebbene in momenti diversi, Visciano e Gerosa si affidano a fattori naturali per il completamento della loro arte. Umidità, pioggia, pressione atmosferica, temperatura intervengono nelle opere esprimendo tutta la forza dell’indefinita volontà della natura. Indeterminazione e casualità donano così un’anima all’operato dell’azione umana. Nel caso della pittrice e dei suoi quadri indeterminati la genesi delle sue tele, già reduci da una vita precedente, avviene lasciandole sepolte nel sottosuolo. Il risultato non intenzionale si configura così come accettazione di un destino pronto a essere percorso e disegnato. Nel caso della scultrice e della sue figure di donna in argilla, l’intervento della natura è invece nella fase finale, al momento della cottura che impedisce così di avere il pieno controllo a favore di una pura imprevedibilità come avviene specificatamente nella ceramica Raku e genericamente nella vita di ognuno di noi. Siamo di fronte ad una nuova concezione che porta con se’ i concetti di scambio e di apertura all’altro e agli esseri viventi: uomini, piante e animali, come un preludio a qualsiasi forma di dialogo imprescindibile e naturale come l’esistenza. L’opera prende vita dall’ambiente e l’ambiente entra a far parte dell’opera. Il vernissage della mostra è fissato per sabato 11 giugno 2022 alle ore 18 presso Extra Factory alla presenza delle due artiste.
La mostra con il patrocinio del Comune di Livorno e della Provincia di Livorno sarà visitabile tutti i giorni fino a sabato 18 giugno dalle 18 alle 20, venerdì 17 e sabato 18 anche al mattino dalle 10.30 alle 12.30. L’ingresso è gratuito.

 

Floriana Gerosa nasce a Milano dove compie studi umanistici. Si diploma in Grafica Pubblicitaria a Firenze . Frequenta gli studi di vari scultori prima a Milano poi a Carrara e a Livorno l’Atelier delle Arti sotto la guida del Maestro Luca Bellandi, arricchendo il suo percorso artistico anche con la pittura. Partecipa a diverse mostre personali e collettive di scultura e di pittura (Livorno, Certaldo, Bologna, Venezia, Barcellona, Piacenza, Milano e Firenze). Il Comune di Livorno ha scelto una sua opera e un suo quadro per i manifesti contro la violenza alle donne e per la Festa della Donna nel 2009 e nel 2012. La provincia di Livorno ha assegnato il primo premio ad una sua scultura del Concorso Premio Arte Donna . Fa parte dell’Associazione Scultori di Pietrasanta “ Asart “. Vive e lavora a Livorno

 

Barbara Visciano entra nel mondo dell’arte seguendo un impulso irresistibile e da sempre insito nella sua natura, sebbene solo più tardi espresso. Dopo una formazione da informatica, riesce a dare voce alla sua primordiale passione frequentando una scuola d’arte livornese e poi un laboratorio artistico . Contestualmente alla pittura si avvicina alla fotografia, anche grazie all’influenza di un amico fotografo. Negli anni ha realizzato mostre personali e collettive mettendo in mostra una pittura figurativa, ricca di espressività ma anche di introspezione, che parla agli altri e del mondo. La figura umana è centrale nel suo lavoro che affronta diverse tematiche quali il viaggio, la diversità, la prospettiva o il lavoro minorile. La sperimentazione di varie tecniche è il risultato di un interesse per i materiali e per i processi fisici, derivante dalla passione per il restauro e per la materia.

Photo Credits 2022 © Fabrizio Razzauti

 

DAL FATTO A MANO AL FATTO AD ARTE di Fabrizio Giorgi.

 

21 maggio – 5 giugno 2022

Fabrizio: etimologicamente riconducibile al latino faber, l’italiano artefice. E’ proprio il caso di affermare “nel nome il destino”, riferendosi al detto, sempre latino, “nomen omen”. Per Fabrizio Giorgi, torna tutto a perfezione. I suoi barconi, le sue grafiche, le sue sculture ben lo dimostrano. Alla base del suo lavoro è fortemente radicata la convinzione che la strada maestra verso il sapere è il saper fare, costruire con intelligenza, coniugare perizia tecnica a fervore creativo, creare manu-fatti che in virtù di una notevole profondità di ispirazione divengono arte-fatti. Dalla dimensione del fatto a mano a quella del fatto ad arte. Con arte. Attraverso la lavorazione e l’assemblaggio di frammenti di legno, Giorgi costruisce volumi che aggettano dal fondo con vigorosa forza e creano strutture spaziali in cui la fisicità della materia si coniuga mirabilmente con la fantasia del sogno e l’articolazione del pensiero. I barconi: bassorilievi lignei in cui tutto, dal primo piano al fondo è costruito con frammenti lignei volti a una figurazione risolta in forme sintetiche, determinate da una intima esigenza di misura e di equilibrio. Le stesure pittoriche che arricchiscono le composizioni vanno a sottolineare un’atmosfera sospesa, senza tempo, assoluta, universale, spesso poetica. Specialmente quando la composizione è giocata sulle varianti dei toni bruni, tendenti alla monocromia. Certo, i barconi evocano gli ambienti livornesi che talvolta sono ricordati dai titoli delle opere: i fossi che tanto significano per la città, per la sua vita, per la sua quotidianità, per la sua identità. E la fonte di ispirazione è senza dubbio legata all’energia vitale che emana da quegli ambienti, ma nelle composizioni di Giorgi quel mondo rimane come riferimento memoriale, mentre prevale la trasfigurazione, il lavoro pervicace e appassionato delle mani che creano forme di totale universalità, vere e proprie metafore valoriali: i valori di un mondo lontano che sembra perso nelle nebbie del ricordo. E le opere grafiche presenti in questa mostra sottolineano e ampliano con raffinatezza questi delicati aspetti. Per noi, invece, persone immerse in una contemporaneità complessa, difficile, incerta, e spesso – troppo spesso – ipocrita, il barcone evoca immediatamente la tragedia di quanti nel mare cercano la via della speranza. Certo, Fabrizio Giorgi non è estraneo, nella sua pulsante sfera emotiva, a quelle immani tragedie, ma non le affronta con la banalità del cronista, le lascia decantare nella coscienza sua e dei suoi simili, le evoca col pensiero e con il sentimento, ma non le fa oggetto di questa fase della sua creatività. Artista meticoloso, attento ai minimi particolari, fino al dettaglio, utilizza il frammento di legno per costruire anche i cieli, le onde, le increspature del terreno, gli indimenticati scorci della sua Livorno.  E con la stessa palpitante fantasia crea le sculture: assemblaggi di oggetti trovati, resti di vite precedenti, spesso presenti nel nostro orizzonte quotidiano; con i suoi accostamenti Fabrizio li fa uscire dal territorio dell’utilizzo pratico e li fa entrare nel campo dell’arte.  In questo suo operare non è estraneo alla storia dell’arte del secolo passato: frammenti di realtà – colti nel loro concreto essere – cercati e utilizzati con il compito, rispetto alla loro originaria funzione, di evocare nuove immagini, alterando i codici della comunicazione visiva; materiali trovati e assemblati col fine di comporre un oggetto appartenente a una realtà nuova; fisicità della materia che deve emergere all’interno dell’opera d’arte; riuso degli oggetti con la conseguente perdita del significato originario e della loro funzione , e la loro riapparizione nelle opere come puro materiale espressivo. Temi, tutti, che riconosciamo nella storia dell’arte e delle idee del Novecento, a partire da Dada per arrivare ai giorni nostri, ma spesso, gli esiti formali di queste ricerche hanno il significato di vere e proprie provocazioni culturali e, qualche volta, specialmente negli ultimi tempi, si vestono di manierismo accademico.Per fortuna, non è questo il caso di Fabrizio Giorgi.  Commozione, affetto, lieve ironia traspaiono dei suoi oggetti artistici: le frementi lamiere del Cavallo, le bizzarre occhiaie del Gufo, le lucenti rotondità del Pesce palla, l’argentea presenza del Pesce abissale, la complessità figurale del Personaggio, son il frutto di fertili voli della fantasia, cui Fabrizio si appassiona divertendosi; oggetti artistici animati dal variare delle luci e delle ombre che si accendono o si attenuano negli intagli, nei rilievi, nelle scanalature che di frequente articolano i volumi. Un artista multiforme, capace di invenzioni formali originali in cui perizia manuale ed elaborazione creativa camminano intrecciate con sorprendente continuità. [Testo di Ilario Luperini]

La mostra sarà visitabile da SABATO 21 maggio a DOMENICA 5 giugno 2022 con i seguenti orari: tutti i giorni con orario 17 – 19.30, VENERDI e SABATO anche al mattino 10.30-12.30 DOMENICA 22, 29 maggio e DOMENICA 5 giugno apertura straordinaria 17-19.30. GIOVEDì 2 GIUGNO la mostra resterà chiusa.

Note biografiche sull’artista

Fabrizio Giorgi è nato nel 1953 a Livorno dove vive e lavora. Dal 1975 ha tenuto mostre personali e collettive a Livorno, Genova, Pisa, Lucca, Firenze, Zurigo, Roma e in Germania. Tra queste, due mostre personali alla Galleria Giraldi nel 1998 e 2000. La medesima Galleria lo ha presentato nel 2000 all’Arte Fiera di Bologna. Nel 2004 entra a far parte del Gruppo “La Casa dell’Arte” di Rosignano Marittimo (Livorno): sono di questo periodo le personali al Palazzo Marini di Rosignano Marittimo (2005) e alla Torre degli Upezzinghi (Calcinaia, Pisa, 2005), così come alcune incursioni della performance art a Casale Marittimo (2005), Ravi (2006), Livorno (2006), Albissola Marina (2007). Nel 2008 partecipa al Simposio internazionale di Scultura di Calcinaia (Pisa) realizzando “Sauri in Verticale”, opera installata nella piazza Indipendenza della medesima cittadina, fornendo poi la componente visiva all’evento “Arte e Musica” realizzato dall’Istituto Musicale Mascagni di Livorno al Palazzo della Gherardesca. E’ del dicembre 2009 una personale presso la Torre degli Upezzinghi di Calcinaia intitolata “Materia e Struttura”; con un’opera della stessa serie partecipa nel 2010, al progetto “Incontemporanea” (Cecina, Livorno). Nel 2010 fa parte del progetto “Arte a Perdere” curato da Bruno Sullo con la compartecipazione del Comune di Livorno, mentre è dell’anno successivo la sua partecipazione alla mostra “Oltre la Pittura” (Livorno, Bottini dell’Olio) e alla prestigiosa collettiva “Ri-generazioni”, facente parte dei percorsi a sostegno del Padiglione Italia realizzati per l’edizione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia della Biennale di Venezia. Nello stesso anno è stato tra i fondatori del gruppo artistico “LavorareCamminare” di Livorno con partecipazione a vari eventi. E’ concretamente attivo a varie mostre, come si evince dal seguente sintetico e recente elenco:

2012. Operazione “Arte a Perdere 2”, arte nei luoghi dei cittadini, Livorno, varie sedi della città. LXI mostra del Gruppo Labronico, Palazzo Mediceo di Seravezza.

2013. Personale, Galleria Athena, Livorno. Esposizione “Il Buon Governo”, Pontedera (Pisa), Centro per l’Arte Otello Cirri. “In Vino Ars”, Azienda vinicola Caiarossa, Riparbella (Pisa).

2014. “Il Buon Governo”, Museo Marino Marini, Pistoia. “L’Oggetto Quotidiano”, Ecomuseo dell’Alabastro, Castellina Marittima (Pisa). “Lavorare&Camminare in cantina”, Cantine Verdi, Cerreto Guidi (Firenze). “Il Nostro Pane Quotidiano”, Chiesa SS. Annunziata del Greci Uniti, Livorno.

2015 “Il Nostro Pane Quotidiano”, Chiesa S. Elisabetta Anna Seton, Livorno. “Il Nostro Pane Quotidiano”, Chiesa S. Giovanni Gualberto, Valle Benedetta, Livorno. “La Quinta Via”, opere su carta, Sala Salvadori, Castiglioncello (Livorno). “Il Buon Governo”, Sala degli Archi, Fortezza Nuova, Livorno. “La Quinta Via”, opere su carta, Centro Culturale Amato, Livorno. “Ecomondo” (con la Waste Recycling), Fiera del settore ambientale (Rimini). “LXIV mostra del Gruppo Labronico”, Teatro dei Dioscuri del Quirinale (Roma); “LXV mostra del Gruppo Labronico”, Fondazione Piaggio, Pontedera.

2016 “Il Nostro Pane Quotidiano”, Museo della Memoria Locale (MuMeLoc), Cerreto Guidi, Firenze.

2017 “L’OggettoQuotidiano”,Centro di Formazione Arti Visive, Cecina (Livorno). “Scart, il lato bello e utile del rifiuto”, a cura di Innovart, MACC Camera di Commercio di Pisa.

2018 “Colloqui con la Vecchia Fortezza”, Fortezza Vecchia, Livorno. Mostra “Contrasti” con Paolo Netto alla Galleria Ismi di Viareggio (Lucca). “Colore e Forma”, collettiva a cura della Galleria Easy Art al Centro di Formazione Arti Visive di Cecina (Livorno). “Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti”, Villa Bertelli, Forte dei Marmi, conseguendo il primo premio della sezione Scultura.

2019 Finalista al “Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti” Palazzo Mediceo di Seravezza (Lucca).

2020 Mostra personale “Paesaggi Irreali” presso il Golf di Livorno.

2021 LavorareCamminare “Dialoghi con Villa Mimbelli” Comune di Livorno. “… al mattin der ver si sogna…” Collezione Carlo Palli Fondazione Conservatorio di San Niccolo (Prato)

2022 “Presi per incantamento” Dante e gli artisti della Collezione Carlo Palli Accademia delle Arti del Disegno Firenze.

Inserito in varie pubblicazioni periodiche, come cataloghi specifici, hanno scritto e si sono fattivamente occupati della sua attività, tra i tanti: Giancarlo Cocchia, Giulio Guiggi, Osvaldo Peruzzi, Bruno Sullo, Giuseppe Amadei, Francesco Mutti, Maria Alessandra Ferrari, Giacomo de Vincenzo, Nicola Micieli, Lodovico Gierut, Michele Pierleoni, Ilario Luperini, Giorgio Mandalis.

 

Photo Credits 2022 © Fabrizio Razzauti

 

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